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Smart bidding

Negli ultimi anni, Google ha investito molto nell’intelligenza artificiale (AI) e Smart Bidding è uno dei tanti risultati di tale investimento. Lo Smart Bidding è un insieme di strategia di apprendimento automatico per ottimizzare le conversioni di una campagna in base al budget a disposizione. Il sistema AI di Google utilizza l’apprendimento automatico per ottimizzare automaticamente le conversioni in ogni asta. Dici a Google qual è il tuo obiettivo pubblicitario e Smart Bidding capisce come ottenerlo entro il tuo budget.

 

Le possibilità che Smart Bidding ti consente di utilizzare sono diversi, alcuni dei quali sono esclusivi del sistema e non sono disponibili con l’offerta manuale. Alcuni dei segnali proposti sono: intento di localizzazione, giorno e ora della settimana, elenco per il remarketing, caratteristiche dell’annuncio, lingua dell’interfaccia. La cosa interessante è che il machine learning consente di gestire più segnali contemporaneamente per adattare le offerte al contesto di ciascun utente che sta vedendo il tuo annuncio. Per esempio, se è più probabile che un utente faccia clic sul tuo annuncio mentre si trova su un mezzo pubblico mentre torna a casa, Google può aumentare le tue offerte per gli annunci da dispositivi mobili nella fascia oraria tra le 17:00 e le 18:00 nei giorni feriali.

 

Google Discovery Ads

Google ha lanciato Discover, il suo newsfeed mobile personalizzato, con l’obiettivo di far apparire contenuti pertinenti agli utenti anche quando non stanno cercando. A differenza delle campagna display infatti, discovery ads non sfrutta la rete Google display network, ma viene deliverata attraverso YouTube, Gmail ed alla nuova sezione discovery dell’app Google.

 

Annunci nella galleria, e con emoji

Un annuncio galleria di Google Ads è una tipologia di annuncio per la rete di ricerca che permette di inserire un carosello di differenti immagini al suo interno. Questa funzionalità metterà in evidenza il vostro annuncio rispetto alla concorrenza, in quanto la maggioranza dei player utilizza annunci di ricerca di solo testo.

 

Inoltre, da poco, Google ha reintrodotto (come esperimento) la possibilità di mostrare favicon ed emoji nei risultati testuali che compaiono in SERP, così da avere un ulteriore elemento per identificarsi e distinguersi eventualmente dai competitors.

Sicuramente la piccola pizza davanti all’URL cattura lo sguardo e l’attenzione dell’utente che sta navigando tra i risultati di Google.

 

Segmenti di pubblico espansi

Per le campagne display, sulla rete di ricerca, video e per hotel, il pubblico è costituito da segmenti, ovvero gruppi di utenti che, secondo le stime di Google, condividono particolari interessi, intenzioni e dati demografici. Quando aggiungi un segmento di pubblico a una campagna o a un gruppo di annunci, puoi scegliere tra un’ampia gamma di segmenti. Questi segmenti potrebbero ad esempio includere appassionati di sport e viaggi, persone che vogliono acquistare un’auto o specifici utenti che hanno visitato il tuo sito web o utilizzato la tua app. Google Ads mostrerà gli annunci agli utenti che probabilmente appartengono alle categorie selezionate.

 

Google Lens

Google sembra intenzionata a far entrare Lens nelle nostre vite. Dopo averla vista su Chrome desktop, ora la casa di Mountain View sta studiando la possibilità di aggiungerla alla ricerca su web. Per chi ancora non la conoscesse, Google Lens è un motore di ricerca visiva di Google, che riconosce oggetti e punti di riferimento tramite un’app nativa. È inoltre integrato con Google Foto e, su alcuni telefoni Android, con Google Assistant e l’app Google.

 

Ricerca vocale

Visto che la tendenza di acquistare altoparlanti intelligenti e l’utilizzo dell’inserimento vocale su dispositivo mobile per effettuare le ricerche online è in crescita, gli annunci di solo testo tenderanno a diminuire. Come risposta a questa nuova forma di ricerca, si sta affermando la Vocal Search Optimization.

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